il Passante non è concepito come mero canale di traffico che scambia con il territorio circostante solo nei nodi di svincolo o di scambio modale, ma che possa e debba essere concepito anche come occasione di interventi diversi di miglioramento degli assetti urbanistici locali o di conservazione e recupero di aree di interesse ambientale paesaggistico immediatamente contigue al tracciato o toccate da questo. Il risultato di questa politica territoriale può essere sintetizzato con una metafora, secondo la quale il passante viene interpretato come un filo capace di infilare una “collana verde” di aree di parchi e parchi campagna.
Infatti, nelle configurazioni delle ipotesi di tracciato previste, il passante si relaziona in modi differenziati con tessuti urbani di diversa natura, e con parti di territorio rilevanti sotto il profilo ambientale.
Diversi degli insediamenti limitrofi o anche attraversati dai tracciati ipotizzati presentano caratteri morfologici e funzionali tipici della periferia romana. In prevalenza si tratta di parti urbane di origine spontanea, costituite da edilizia a bassa densità, di dimensioni limitate e caratterizzate da un margine percepibile rispetto al territorio agricolo circostante, ma soprattutto carenti in diversi casi di spazi pubblici (piazze, giardini e parchi, viali) e, sebbene più di rado, di attrezzature per servizi.
La logica della compensazione, connessa all’attraversamento di detti territori da parte del passante, può consentire la realizzazione di spazi ed attrezzature collettive finalizzate nel contempo ad una riqualificazione funzionale e morfologica delle parti urbane presenti nei quadranti attraversati dal passante.
Inoltre la forma planimetrica del tracciato e le sue relazioni con altre infrastrutture (ad esempio il GRA) offrono le occasioni per una politica di acquisizioni al pubblico, tramite operazioni compensative nelle quali i nuovi interventi di edificazione saranno tesi a completare e a costituire un leggibile margine degli insediamenti esistenti rispetto al limitrofo territorio libero da edificazione e verde. Potrebbero così ottenersi alla proprietà pubblica anche consistenti aree agricole, da conservare come tali, e capaci nel loro insieme di formare quella immagine di collana verde di cui si è detto.
Nel complesso, quindi, l’insieme degli interventi è ispirato all’obiettivo di costituire una struttura coesa e coordinata di interventi di qualificazione urbana e paesaggistica, comprendenti sia nuove aree di verde attrezzato che nuovi percorsi e attrezzature per residenze e servizi. Detta struttura di interventi si disporrà lungo e attorno all’elemento strutturante costituito dal Passante, anche nei tratti nei quali l’infrastruttura è destinata ad assumere un tracciato interrato, contribuendo quindi anche alla qualificazione urbana e ambientale di questa, nonché alla mitigazione degli effetti della sua presenza sugli insediamenti contermini.
Una struttura di interventi urbanistici tesa, quindi, a una qualificazione infrastrutturale e paesaggistica di scala urbana, ma basata su un sistema di interventi di qualificazione di scala locale e rappresentata tramite schemi di assetto o scenari.