L’area oggetto dell’intervento denominato largo Marconi è situata nel cuore storico della città di fondazione di Aprilia ed occupa il lato maggiore di uno degli isolati che formano il regolare impianto urbano, costituito da strade che s’incrociano ortogonalmente e si sviluppano in direzione Nord-Ovest /Sud-Est.
L’attributo “Largo” anziché “Piazza” rappresenta l’attuale limite funzionale dell’area in oggetto.
Lo scopo finale della progettazione consiste in sintesi nel trasformare funzionalmente lo spazio pubblico attuale denominato “largo” (cit. dizionario Treccani :“… ambito pubblico costituito dall’incrocio di varie vie o dall’aumento di sezione di una strada, che pur senza avere l’importanza e la fisionomia edilizia di una piazza, ne assolve alcune funzioni pubbliche soprattutto ai fini delle necessità di traffico”) nello spazio pubblico e sociale denominato “piazza” (cit. dizionario Treccani: “area libera, più o meno spaziosa, di forma quadrata, rettangolare, circolare, poligonale, che si apre in un tessuto urbano, al termine di una strada e più spesso all’incrocio di più vie, e che, limitata da costruzioni, spesso architettonicamente importanti, e abbellita talvolta da giardini, monumenti, fontane, ha la funzione urbanistica […] di dare accesso a edifici pubblici, di servire da luogo di ritrovo e di riunione dei cittadini, costituendo non di rado il centro della vita economica e politica della città o del paese”).
L’intervento complessivo consiste principalmente nella pedonalizzazione della superficie di tutta la piazza mediante l’eliminazione dei 12 stalli di parcheggio attualmente esistenti e nell’estensione dell’area pedonale fino a intercettare l’asse di via dei lauri. La possibilità di stazionamento per le automobili viene comunque garantita ad una distanza di circa 500 metri.
Al fine di riqualificare la piazza e sfruttarne appieno le potenzialità, il progetto propone la riqualificazione delle tre lunghe aiuole di spina che allo stato attuale impediscono di attraversarne liberamente lo spazio in senso trasversale e l’inserimento all’interno delle stesse di percorsi pedonali e di sedute.
Le nuove aiuole sono adatte a contenere l’impianto radicale attuale delle alberature. I corridoi che si creano tra un brano di aiuola e l’altro trasformano la spina centrale in un sistema permeabile all’attraversamento.
Il frazionamento della spina centrale prevede anche di ripensare le aiuole di nuova formazione, realizzandone lungo i bordi un sistema di sedute multiposto, di diversa grandezza e forma. La panchina quindi si sviluppa intorno alle alberature con una struttura in cls armato rivestito di lastre di pietra vulcanica.
Le sedute cosi composte creano degli ambiti di sosta urbana protetti dal sole dalle fronde delle alberature esistenti e disposte in modo da permettere l’incontro e la socializzazione.